Allergeni

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La nota del Ministero della Salute mette d’accordo gestori di ristoranti e clienti

Nel febbraio del 2015 il Ministero della Salute italiano ha emanato una nota il cui obiettivo era mettere d’accordo operatori professionali e clienti. In definitiva, le informazioni circa l’eventuale presenza di allergeni nel menù vanno scritte, ma l’operatore è libero di decidere dove. La nota a margine del Ministero della Salute va a completare la precedente normativa UE del 13 dicembre 2014, relativa alla necessità di fornire informazioni ai consumatori circa gli alimenti offerti. La normativa in questione è valida per tutte le imprese attive nella ristorazione commerciale e collettiva, ovvero bar, ristoranti, agriturismi, mense e alberghi. La nota diffusa dal Ministero della Salute nel 2015, invece, ha provveduto a chiarire le metodologie comunicative da adottare per informare i consumatori circa l’eventuale presenza degli allergeni indicati nell’Allegato II del Regolamento 1169/2011.

Il contenuto della nota ministeriale

Molti ristoratori auspicavano una comunicazione verbale degli allergeni, da effettuare soltanto su richiesta del consumatore. Altri, invece, propendevano per una comunicazione scritta specifica, che indicasse semplicemente gli allergeni inclusi nella lista indicata dal Regolamento precedentemente citato. In entrambi i casi la volontà dei gestori era quella di voler salvare il menù, evitando che questo potesse trasformarsi in un freddo volume informativo. La nota del 16 febbraio 2015 ha quindi cercato di garantire linee guide univoche ed efficaci, chiarendo che le informazioni circa la presenza di allergeni vanno specificate in forma scritta, sebbene il ristoratore resti libero di scegliere il testo su cui riportarle (sul menù, piuttosto che su appositi cartelli o registri da tenere sempre in vista, in modo da consentirne a chiunque la lettura). L’obbligo presente nel Regolamento sarà da considerarsi assolto anche nei casi indicati di seguito:

– Qualora l’operatore abbia indicato in forma scritta e in un luogo visibile a tutti una frase di questo genere: “le informazioni relative a prodotti potenzialmente allergici possono essere richieste al personale di servizio”

– Se l’operatore ha riportato in forma scritta sul menù o altrove una dicitura simile: “per informazioni relative ad allergeni e sostanze potenzialmente pericolose è possibile consultare la documentazione fornita dal personale”.

I ristoratori sono liberi di informare i clienti anche tramite App o codici Qr

La linea adottata dal Ministero della Salute è stata quella di salvaguardare il menù. Ovviamente, ogni ristoratore è libero di ricorrere a formati elettronici quali applicazioni per smartphone e codici scansionabili. In questi casi, tuttavia, resta obbligatorio dotarsi di un testo scritto completo delle relative indicazioni, in modo da poterlo mostrare ad eventuali clienti sprovvisti di telefono. Le scelte del ristoratore restano comunque indipendenti dall’obbligo del personale a prepararsi circa le prassi da seguire per rispondere adeguatamente alle richieste di legge in vigore. La nota ministeriale ha quindi scelto di non gravare sui doveri dei ristoratori, evitando l’obbligo di riportare sui menù testi informativi di una certa lunghezza. In tal modo, anche i consumatori sono tutelati dalla presenza di eventuali allergeni o ingredienti potenzialmente pericolosi.